Crisi idrica: i limiti imposti dal Consorzio di Bonifica Piave

Con l’Ordinanza Regionale n. 37 del 3 maggio scorso è stato dichiarato lo stato di crisi idrica sull’intero territorio regionale, applicando con attenzione la massima parsimonia, che in caso di scarsità d’acqua prevede vada garantito prima l’uso umano, poi l’agricolo, quindi gli altri usi.
Oggi, attraverso l’ente gestore dei laghi Enel Green Power, è nota la limitata disponibilità d’acqua negli invasi montani, tale da far prevedere che con l’attuale intensità di prelievo, l’approvvigionamento ottimale delle reti irrigue possa essere mantenuto non oltre la fine di luglio/inizio di agosto.
Per tale motivo il Consorzio di Bonifica Piave ha stabilito che a partire dal 19 luglio 2022:
1. l’utilizzo dell’acqua sui terreni agricoli avvenga esclusivamente a fini irrigui, attenendosi scrupolosamente agli orari assegnati e nei limiti del fabbisogno colturale strettamente necessario;
2. il prelievo per orti e giardini venga limitato a non più di 1 ora, a giorni alterni secondo il seguente schema: civici pari nei giorni pari, civici dispari nei giorni dispari.
Conseguentemente a quanto sopra è possibile che le restituzioni alla rete naturale o ai canali alimentati per usi non agricoli vengano ulteriormente a ridursi.
Si raccomanda a tutti i cittadini l’utilizzo corretto e parsimonioso della risorsa idrica prelevata dalle reti irrigue, evitando sprechi, perdite d’acqua e modalità difformi da quanto sopra disposto.

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Crisi idrica: i limiti imposti dal Consorzio di Bonifica Piave
Ultima modifica 21/09/2022 10:26
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